E mi fa: Vieni che ti devo parlare di una cosa….
Questo è avvenuto una settimana fa.
Poi lui è partito, l’ho accompagnato all’aeroporto di Caselle, il giorno dopo, al mattino prestissimo per il volo di Francoforte ed è stata una cosa melanconica, abbastanza, poi di lì lui volava a Kiev.
Cioè, lui mi ha chiamato il giorno prima e mi ha detto che aveva ancora un po’ di ore libere prima di riprendere il lavoro, i suoi giri folli per il chissadovè, con i suoi cataloghi e depliants e pc portatile e due cellulari.
Ci siamo trovati alle ore 10 a.m. in centro vicino a un caffè di Via Garibaldi; Ernesto teneva una faccia aggrondata montata su un impermeabile trench imbottito verde, a doppio petto, che aveva l’aria di un detective da Chandler e ci ho detto, tanto per smuoverlo dalla smorfia:
– Mi sembri Marlowe, Nesto… ma qui è mica Los Angeles…sai?!
Lui mi ha risposto il solito suo volgarissimo Fanculo, che ormai io mi ci sono abituato, quasi, ma non del tutto, specie se ha le palle in giostra vuoi umori nerastri per il fegato.
Poi, senza altro banfare, si è messo ad andare di lena verso Piazza Castello e senza chiedermi un parere o miei eventuali interessi: io dietro come un pinguino. Gli sono stato a ridosso per quasi cento metri che dovevo fare uno slalom incredibile tra i passanti della zona pedonale e lui a schivare le persone che qualcuno l’ha pure guardato di brutto. Allora ho accelerato, mi sono avvicinato, l’ho preso per la manica sovrabbondante del suo gabbano nuovo e gli ho detto:
– Ma sei tutto stupido, oggi…..Ma cos’hai, cristo?! Ma guarda se mi tocca inseguire un coglione di cugino come te neanche fossi Kim Basinger, porcaeva!!
Lui si è bloccato, sì, di brutto e mi ha fatto gli occhi sbuzzati da pesce tipo cernia, poi ha sillabato:
– Ho deciso, Mario, mi sono deciso, ho telefonato a Aldo egli ho detto che a maggio mi metto in pensione, ho deciso, deciso, era ora…cazzo!!
– Era ora, sì, che era ora, ooooh,con tutte le volte che te l’ho detto, che quasi non ci credo…siabenedettoilcielolaterrainogniluogo…
– E’ che Aldo si è incazzato, lo sapevo che a lui veniva lo spago, perché nessuno dei nuovi ha l’esperienza mia della Slavonia completa tutta sana sana e l’Asia…Chi di loro andrà in Cina che è il grande nuovo orizzonte economico mondiale, chi venderà rubinetti classici, di design, ai cinesi?? Eeehh, ti dico io….eeehhh?? Capito, domani parto per l’ultimo viaggio lungo, sto via più di un mese. Vado a Kiev, poi di lì a Minsk, se non faccio prima una tappa a Odessa, poi vedo…Vedo se andare prima a San Pietroburgo, poi a Mosca, poi a Irkustk poi a Taskent poi a Askabad poi a Novosibirsk, di nuovo su, poi mi rifermo un po’ a Kars, nel Xighiang, ecco. Poi torno e basta….e basta…hai capito? Poi da mezzo marzo fino a maggio faccio lavoro solo qui, tra Polonia e Belgio, Olanda e basta…Hai capito o no?!
– Ho capito sì, cazzo, era ora….

– Era ora o non era ora, non lo so: però vado in pensione….
Tutt’a un tratto, finita la sparata e la faccia si era un poco distesa, ha ripreso a camminare veloce, poi si è fermato di colpo, mi ficca un dito duro sul petto e fa:
– Perché vedi, mio caro Mario, io di liquidazione non prenderò mica tanto sai, anche perché ho interrotto il lavoro diverse volte, lo sai e mica ‘na bella pensione prenderò…ma sono stufo…sono vecchio.
– Oooh..caspita…sei vecchio tu ?! Allora io cosa sono che siamo coetanei, orcaeva!?
– Siamo due vecchi coglioni, ecco…
Io so solo che spero di cavarmela perché so fare di tutto, ecco, però…ti dico…tanto perché mi viene e mi girano le palle, ti faccio una domanda:      Ma quelli lì che stanno nei Palazziromani, al Chigi, alla Farnesina, al Viminale, al Criminale…cosa prendono di pensione poi loro? E di liquidazione…loro…? Era per dire, mica per sobillare te o la plebe!! Tanto loro si trovano nelle Reggie, ormai, perché la nuova aristocrazia ed i loro vassalli dove vuoi che si trovino? In un’alberghetto di provincia tipo Pensione Belvedere? Nemmeno più un Hilton o Sheraton va bene, no: la Reggi dei Borboni, ci vuole. Più che mai adeguata ai nuovi oligarchi ai granduchi ai boiardi boia, ai conti dell’italica politica! Porcaputtanadellamiseria! E poi dicono Putin e la mafia russa….Finisce che sembro un sovversivo…
Gli ho messo una mano sulla spalla, a mio cugino, che era diventato tutto rosso. Io credo che avesse assommato tutta una sua tensione per la decisione presa, con altri rimuginamenti politico sociali dovuti al carattere suo anarcoide.
Allora l’ho preso per il braccio e l’ho menato a Palazzo Madama, quello torinese dico, che l’hanno riaperto e ci sono cose di grand’Arte da lustrare gli occhi e ci siamo proprio beati; per un po’ abbiamo quasi dimenticato il mondo, o certa fetta di mondo, ché del mondo sono pure le opre d’Arte magnifiche che insieme contemplammo, già.