Il tatuatore cartografo decise di iniziare dall’alluce sinistro. Se lo rimirò a lungo, l’ago tenuto tra le dita come una ricamatrice vecchia che tenta di ricordare un disegno antico, quello bellissimo, Apollo e Dafne, che aveva impunturato sul lino, cent’anni prima. Dopo il rimirare pensoso, il tatuatore cartografo si chinò sul dito intonso e lo punse per dare inizio alla raffigurazione del suo posto preferito: Mare Tranquillitatis, Luna.

Testo di Opi- Azure

disegni di cf05103025 (MarioB.)